11/24/2015

Usi Civici: Sentenza 835/2015 del Tribunale di Potenza, dovuto il canone di occupazione per gli arbitrari occupatori di terre civiche - SMENTITE LE CIRCOLARI DELLA REGIONE BASILICATA

Con la Sentenza n. 835 del 25/08/2015 del Tribunale di Potenza viene rigettata l'opposizione contro l'ingiunzione fiscale emessa dal Comune di Baragiano (Pz), ai sensi del RD 639/1910, con cui si procedeva alla riscossione del dovuto per l'occupazione arbitraria di particelle gravate da usi civici per gli anni dal 1999 al 2003.

Scarica il testo completo della Sentenza n. 835 del 25/08/2015 del Tribunale di Potenza, in linea sia con la Sentenza n. 1645/2010 della Corte dei Conti - Sez. Giurisp. Lazio (a carico degli occupanti di un’area demaniale ad uso civico vige l’obbligo di pagare una somma annua a titolo di ristoro, in attesa, anche, dell’esperimento delle eventuali procedure che possono portare al definitivo superamento del vincolo per il terreno in oggetto attraverso gli opportuni atti di legittimazione o di alienazione), che con la Sentenza del 05/12/2009 della Corte d'Appello di Roma secondo cui è dovuta l'indennità risarcitoria da parte degli arbitrari occupatori di terre civiche, e con la Sentenza della Corte di Cassazione n. 11993 dell'08/08/2003 secondo cui è legittima l'imposizione della Tosap (tassa di occupazione di spazi ed aree pubbliche ai sensi dell'art. 38 del D.Lgs 15/11/1993, n. 507) sui terreni civici arbitrariamente occupati.

Dopo ben 4 anni, il Tribunale di Potenza ha confermato ciò che la Consulta Nazionale della Proprietà Collettiva sosteneva già dal 2011: con nota del 22/12/2011 (pag. 1/3, pag. 2/3, pag. 3/3, oppure vedi immagini in basso), la Consulta chiedeva alla Regione Basilicata di rettificare quanto riportato erroneamente sulla nota della dirigente dell'Ufficio sostegno alle imprese agricole del Dipartimento Agricoltura prot. 131086 del 02/08/2011 (pag. 1/2pag. 2/2, oppure vedi immagini in basso) e sulla precedente nota prot. 164500 del 25/08/2008 (oppure vedi immagine in basso); secondo tali note, i Comuni non potrebbero esigere canoni di occupazione dagli arbitrari occupatori di terre civiche finché non saranno terminate le operazioni di sistemazione demaniale previste dalla LR 57/2000, affermazione smentita sia dalla recente Sentenza n. 835 del 25/08/2015 del Tribunale di Potenza che dalle precedenti Sentenze del 17/08/2010 n. 1645 della Corte dei Contidel 05/12/2009 della Corte d'Appello di Roma e dell'08/08/2003 n. 11993 della Corte di Cassazione.


Quattro anni fa la Consulta Nazionale scriveva: "Si rischia infatti, oltre che di non tutelare il patrimonio civico, di portare gli amministratori comunali a cagionare un evidente danno erariale per i Comuni che non attivano la riscossione dei canoni, mettendo inoltre in seria difficoltà i Comuni virtuosi che invece hanno già opportunamente avviato tale attività"; il grido d'allarme è rimasto inascoltato e si è dovuto attendere che la magistratura confermasse quanto denunciato.

Di seguito una sintesi della Sentenza n. 835 del 25/08/2015 del Tribunale di Potenza; l'appellante eccepiva:
1) la nullità dell'iscrizione a ruolo in assenza di un titolo avente efficacia esecutiva, ai sensi dell'art. 21 del Dlgs 46/1999;
2) l'illegittimità della richiesta di pagamento del canone in quanto, trattandosi di un occupatore arbitrario del fondo gravato da uso civico (c.d. usurpo), non era tenuto al versamento di alcun canone non sussistendo un rapporto di enfiteusi;
3) l'illegittimità della procedura e dei criteri adottati per la determinazione del canone: in particolare l'attore deduceva che il Comune, per la quantificazione degli importi richiesti, si era avvalso della collaborazione di un tecnico all'uopo nominato anziché dell'opera di istruttori o periti demaniali incaricati dalla Regione così come previsto dagli artt. 6 e 7 della L.R. Basilicata 57/2000. Circa la misura del canone, l'importo non sarebbe stato determinato sulla base del reddito dominicale come previsto dal comma 1 dell'art. 9 della LR 57/2000;
4) la prescrizione del diritto con riguardo ai canoni perché non esercitato da tempo immemore: i rapporti enfiteutici si considerano estinti per usucapione quando il relativo canone non è corrisposto da oltre un ventennio e il concedente non ha esercitato il potere di ricognizione entro il diciannovesimo anno.

Sunto del dispositivo:
1) L'eccezione è infondata perché l'atto impugnato non è una cartella di pagamento bensì un'ingiunzione fiscale di cui al RD 639/1910 che non presuppone la formazione di un ruolo esattoriale preceduto dalla formazione di un titolo esecutivo.
2) Dalla lettura dei provvedimenti amministrativi adottati dal Comune, l'ente ha ingiunto il pagamento di una prestazione economica non quantificabile come canone enfiteutico bensì come una vera e propria indennità diretta a ristorare la collettività per la mancata fruizione di un bene nella esclusiva disponibilità di un soggetto privato che lo occupa senza titolo; è legittima la pretesa del Comune e trova la sua giustificazione nell'utilità che l'occupatore trae dallo sfruttamento di un terreno di uso civico di cui non è proprietario. 
3) Circa la misura del canone, la domanda dell'attore è destituita di fondamento e deve essere respinta: la somma ingiunta solo impropriamente può essere definita canone enfiteutico ma tale non è perché si tratta di una vera e propria indennità che è un istituto non espressamente disciplinato dalla LR 57/2000; i criteri adottati dal Comune non appaiono né irragionevoli né incongrui. Fermo restando la non applicabilità dell'art. 9 della LR 57/2000, anche se in ipotesi si volesse ritenere applicabile non sarebbe in ogni caso ravvisabile la denunciata violazione di legge. Circa la collaborazione di un ausiliario di fiducia per la determinazione dei canoni in assenza dell'incarico regionale di cui agli artt. 6 e 7 della LR 57/2000, anche tale ultima violazione denunciata appare priva di fondamento oltre che inconferente perché la LR 57/2000 (relativa al canone di affranco e al canone di natura enfiteutica) non può essere invocata per il diverso istituto dell'indennità di occupazione, senza considerare che comunque il tecnico è stato nominato dal Comune per procedure a mere operazioni di calcolo e di mera ricognizione dei terreni interessati e cioè il compito di attività semplici non comparabili con quelle, ben più complesse descritte nell'art. 7 LR n.57/2000 (sistemazione demaniale), demandate, invece, alla competenza degli istruttori e dei periti demaniali incaricati dalla Regione.
4) Non trattandosi di terreni assegnati o concessi al privato gravati da un canone redimibile con l'affrancazione, bensì di particelle occupate senza titolo e rientranti nel demanio civico comunale (patrimonio indisponibile), il relativo diritto in capo all'ente pubblico è imprescrittibile. In ogni caso, in caso di enfiteusi, il mancato pagamento del canone protrattosi per un periodo ultraventennale non comporta l'usucapione a favore dell'enfiteuta ma solo la prescrizione quinquennale.
Nota dell'Ufficio Sostegno alle imprese agricole del Dipartimento Agricoltura
prot. 
164500 del 25/08/2008

Nota dell'Ufficio Sostegno alle imprese agricole del Dipartimento Agricoltura
prot. 131086 del 02/08/2011 - Pag. 1/2

Nota dell'Ufficio Sostegno alle imprese agricole del Dipartimento Agricoltura
prot. 131086 del 02/08/2011 - Pag. 2/2


Nota della Consulta Nazionale del 22/12/2011 alla Regione Basilicata - Pag. 1/3

Nota della Consulta Nazionale del 22/12/2011 alla Regione Basilicata - Pag. 2/3

Nota della Consulta Nazionale del 22/12/2011 alla Regione Basilicata - Pag. 3/3

10/07/2015

CORTE DEI CONTI - MANCATA RISCOSSIONE DEI CANONI DI OCCUPAZIONE SU TERRE CIVICHE - Confermata la condanna per danno erariale - Sentenza d'appello n. 631 del 07/10/2015

La sentenza d’appello della Corte dei Conti 631/2015 conferma quanto stabilito nella sentenza di primo grado 1645/2010: “l’Ufficio conosceva ed attestava, senza dubbio alcuno, la natura di uso civico del terreno, con conseguente necessità di richiedere i canoni per la sua occupazione, anche se abusiva, ai sensi degli artt. 10 della legge n. 1766 del 1927 e 52 del D. lgs. n. 446 del 1997”.

Scarica il file con la sentenza completa.

10/03/2015

XXI Riunione Scientifica - Trento 26-27/11/2015


Invito e programma dei lavori per la XXI Riunione Scientifica del Centro studi e documentazione sui demani civici e le proprietà collettive, sul tema ANNODARE I FILI DELLE DISCIPLINE E COGLIERE L'INTIMA COMPLESSITÀ DEGLI ASSETTI FONDIARI COLLETTIVI PER EVIDENZIARNE L'ATTUALE GRANDE IMPORTANZA - È un’opera, non di ripristino di vecchiume, bensì di proposta delle innovazioni difensive per un patrimonio collettivo intergenerazionale.
Avrà luogo a Trento, il 26 e 27 novembre 2015 presso la Sala Conferenze del Dipartimento di Economia e Management dell'Università degli Studi di Trento in Via Rosmini n. 44.
Qui per l'iscrizione online.

       
  
Giovedì 26 novembre 2015
  
 1^ Sessione
 
15:30
Indirizzi di saluto delle Autorità.
 

Presiede i lavori il prof. Paolo Grossi, giudice della Corte costituzionale, Roma.
  
 A - Relazioni
15:451^ Relazione sul tema: Legami sociali, beni collettivi e bene comune, territorio: la ‘comunità’ come problema scientifico di intersezione disciplinare, di LORENZO ORNAGHI, professore di Scienza politica nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
17:002^ Relazione sul tema: Il legame e il dono. Soggetti, terre, patrimoni: profili antropologici della condivisione, di FABIO GABRIELLI, professore di Antropologia filosofica e preside della Facoltà di Scienze Umane della Libera Università degli studi idi Scienze umane e tecnologiche, di Lugano (CH).
  
 B - Voci dagli assetti fondiari collettivi
18:00

Il "Fungo Porcino IGP di Borgotaro" dalla raccolta nel demanio civico delle Comunalie parmensi all'impiego, fresco o secco, nella ristorazione in alta Valtaro, di PIERLUIGI FERRARI, presidente del Consorzio Comunalie Parmensi di Borgo Val di Taro.
 
18:20La costante resistenziale della Comunità di Andonno per la tutela del proprio demanio civico, di DANIELA RISSO, presidente dell'Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Andonno (CN).
 
18:40Tutela attiva della proprietà collettiva: riflessioni sulla necessità di mantenere le professionalità locali e le capacità di interagire con gli interlocutori pubblici nei diversi settori di attività, di GIANFRANCESCO DEMENEGO, presidente della Deputazione Regoliera delle Regole d’Ampezzo, Cortina d’Ampezzo (BL).
 
Venerdì 27 novembre 2015
  
 2^ Sessione
  

Presiede i lavori il dott. Aldo Carosi, giudice della Corte costituzionale, Roma.
  
9:303^ Relazione sul tema: Un bene comune di largo consumo: il paesaggio, di MAURO AMBROSOLI, professore di Storia moderna nell'Università degli studi di Udine, Dipartimento di Storia e Tutela dei beni culturali.
  
11:004^ Relazione sul tema: Assetti fondiari collettivi: prospettive di governance per lo sviluppo sostenibile del territorio, di SEBASTIANO FADDA, professore di Economia politica nella Facoltà di Economia dell'Università degli studi di Roma Tre.
  
11:45Comunicazioni e interventi
  
3^ Sessione
 
 Presiede i lavori il prof. Carlo Alberto Graziani, professore di Istituzioni di diritto privato nell'Università degli studi di Siena.
 
15:00

5^ Relazione sul tema: Un'altra proprietà: usi civici e comunità locali, di FABRIZIO MARINELLI, professore di Istituzioni di diritto privato nella Facoltà di Economia dell'Università degli studi di L'Aquila.
 
15:45Comunicazioni e interventi
 
17:00Interventi conclusivi e chiusura dei lavori.

9/09/2015

NOTAI RESPONSABILI PER MANCATO RILIEVO DI USI CIVICI: CONDANNATI AL RISARCIMENTO DANNI

Il Notaio che si occupa della redazione di un contratto traslativo avente ad oggetto un immobile gravato da usi civici (inalienabile per incommerciabilità del bene), è tenuto a risarcire il danno cagionato alle parti per effetto di tale condotta, avendo agito con negligenza o imprudenza, in violazione del dovere di diligenza professionale previsto dall’art. 1176, comma 2, Codice Civile (Tribunale di Avezzano, sentenza del 30/04/2015).
La diligenza professionale del notaio non può limitarsi ad un riscontro presso il Registro degli usi civici (Commissariato agli Usi Civici), ma deve estendersi – oltre alle evidenze catastali – all'indagine presso la competente PA (Uffici Regionali) delle procedure amministrative di verifica, concluse o pendenti, delle quali dovrà notiziare le parti in epoca anteriore alla stipula del contratto (Tribunale di Avezzano, sentenza del 30/04/2015).
Ormai sono diverse le Sentenze che condannano i notai al risarcimento dei danni: 
Sentenza del 06/03/2014: il Tribunale di Napoli ha condannato il Notaio al risarcimento dei danni pari ad € 116.861,63 oltre agli interessi legali e alle spese processuali di € 4.800,00, in quanto il Notaio che stipula su un immobile gravato da usi civici è tenuto a risarcire il danno, avendo agito con negligenza o imprudenza per omessa consultazione dell’ufficio usi civici della Regione;
- Sentenza del 16/07/2014: il Tribunale di Napoli ha condannato il Notaio rogante al risarcimento di € 117.427,06 oltre interessi legali, nonché al pagamento delle spese processuali di € 6.220,24, in quanto il Notaio che non rileva, per negligenza, la presenza di usi civici su un immobile, è responsabile ex art. 1176 c.c., secondo comma;
Sentenza del 16/10/2014: il Tribunale di Napoli ha condannato il Notaio negligente al pagamento della somma complessiva di € 74.632,00 a titolo di risarcimento danni, oltre interessi legali nonché alla refusione delle spese di giudizio liquidate in euro 7.500,00, in quanto il notaio è tenuto a compiere le attività necessarie per il conseguimento del risultato voluto dalle parti con la stipulazione del contratto, tra cui effettuare le visure catastali ed ipotecarie nonché la consultazione dell’Ufficio Usi Civici, onde individuare esattamente il bene e verificarne la libertà.
E' il caso di rammentare che l'atto in violazione delle norme della Legge n.1766 del 1927 sugli usi civici sia nullo per impossibilità dell'oggetto, ciò per l'incommerciabilità del terreno soggetto ad uso civico; un atto del genere è nullo insanabilmente in tutti i casi, senza possibilità di sanatoria. Volendo trovare un punto di riferimento normativo nel Codice Civile, può affermarsi che la norma applicabile sia l'art. 1418, 2° comma del Codice Civile, per il quale produce nullità del contratto la mancanza nell'oggetto di uno dei requisiti previsti dall'art. 1345, vale a dire il requisito della possibilità giuridica (si muove sulla base della predetta considerazione di carattere dogmatico DI SALVO, Forme di sanatoria delle occupazioni dei terreni del demanio civico, in Nuovo dir. agr., 1990, pag. 119).

9/08/2015

Convegno su "STORIA E FUTURO DELLE ASSOCIAZIONI AGRARIE (USI CIVICI)"

La Comunanza Agraria di Cancellara, nel comune di Foligno (Pg), con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Foligno, invita al convegno sul tema "Storia e futuro delle associazioni agrarie (usi civici)", che si terrà sabato 19 settembre 2015, ad ore 9.30, a Palazzo Candiotti, via Gramsci, 2 di Foligno.

Programma:

9/06/2015

Convegno: "Le Regole nel Trentino dall'antico regime alla realtà moderna" e FESTA DEL VICINO

La Regola Feudale di Predazzo (Tn) invita alla conferenza del prof. Mauro Nequirito sul tema: "Le Regole nel Trentino dall'antico regime alla realtà moderna" che si terrà ad ore 17,00 di sabato 12 settembre p.v. presso il Maso Coste di Predazzo.


Domenica 13/09/2015 seguirà la FESTA DEL VICINO:

7/03/2015

Riunione COMITATO DIRETTIVO - Roma 10/07/2015

Venerdi 10/07/2015 alle ore 10.30 si riunisce il Comitato Direttivo della Consulta Naz. della Proprietà Collettiva presso la sala quadrata del Palazzo della Cooperazione in Via Torino n. 146 a Roma.

Questi i punti all'ordine del giorno della riunione:
1) Comunicazioni dei componenti della Consulta sulla situazione della proprietà collettiva nelle rispettive regioni di riferimento
2) Proposta di legge sui dominii collettivi – stato di avanzamento del DDL 968
3) Ipotesi di collaborazione con Confcooperative – approvazione del protocollo d'intenti ed analisi bozza accordo quadro del progetto del servizio assistenza fiscale nazionale
4) Rapporti con centro studi Trento – richiesta spostamento sede consulta
5) Esenzione IMU – problematiche ancora aperte
6) Situazione economico/finanziaria della Consulta
7) Varie ed eventuali

6/30/2015

Regione Basilicata: cambio della dirigenza dell'Ufficio competente sugli Usi Civici

Regione Basilicata: cambio della dirigenza dell'Ufficio competente sugli Usi Civici

A seguito della recente riorganizzazione degli Uffici regionali, dal 01/07/2015 l'ing. Mario Cerverizzo subentra quale Dirigente dell'Ufficio Sostegno alle Imprese Agricole del Dipartimento Agricoltura, in sostituzione dell'Avv. Fernanda Cariati.

Visualizza il Curriculum Vitae dell'ing. Mario Cerverizzo.

6/03/2015

Incontro su "Terre collettive: un diverso modo di possedere e di gestire le risorse delle Alpi Apuane"

Il Centro ‘Cervati’ sugli usi civici di Seravezza, sulla base di numerosi studi e ricerche, ritenuto che le montagne apuane non siano per loro natura, una proprietà privata e che non siano neppure di proprietà pubblica, ma che siano, sotto diverse forme, una forma di “possesso” delle comunità che le abitano, secondo quelle modalità del “possedere” che vengono definite civiche e che comportano particolari scelte, caratterizzazioni e rispetto del bene attraverso il suo uso corretto, invita all'incontro sul tema ‘Terre collettive: un diverso modo di possedere e di gestire le risorse delle Alpi Apuane’, che si terrà sabato 13 giugno 2015 a Carrara presso il Palazzo Binelli in via Verdi n. 1, con inizio alle ore 09:30.

5/29/2015

XI Convegno annuale Centro Studi "Guido Cervati" - L'Aquila, 05/06/2015

Il Centro studi sulle proprietà collettive e la cultura del giurista "Guido Cervati' organizza l'undicesimo Convegno annuale sul tema 'Titolarità dei beni e comunità locali', presso l'Auditorium del Parco del Castello a L'Aquila, in data 5 giugno 2015, con inizio alle ore 09:00.

PROGRAMMA:
h. 9.00 – Iscrizione al Convegno

h. 9.15 – Saluti
Prof. Fabrizio Politi, Presidente Centro Studi “G. Cervati”
Prof.ssa Paola Inverardi, Rettrice Università degli Studi dell’Aquila
Dott. Massimo Cialente, Sindaco dell’Aquila
Dott. Luciano D’Alfonso, Presidente della Regione Abruzzo
Dott. Stefano Schirò, Presidente della Corte d’Appello dell’Aquila
Prof. Francesco Parasiliti, Direttore Dip. di Ing. Ind. e dell’Inf. e di Economia
Avv. Carlo Peretti, Presidente Ordine Avvocati L'Aquila

h. 9.40 – Introduzione
Prof. Fabrizio Marinelli, Dir. Centro Studi “G. Cervati”

Presiede Prof. Paolo Grossi, Giudice costituzionale

h. 10.15 - Prof. Pietro Rescigno, emerito, Università di Roma “La Sapienza”
Comunità e assetti fondiari collettivi

h. 11.00 - Prof.ssa Loredana Giani, Università dell'Aquila
Usi civici, commons e bene comune

h. 11.30 – Pausa caffè

h. 11.45 - Prof. Vincenzo Cerulli Irelli, Università di Roma “La Sapienza”
Comunità di abitanti in forma privatistica e regime pubblicistico dei beni

h. 12.30 - Dott. Pietro Catalani, Commissario usi civici, Roma
Titolarità dei beni e comunità locali. L'esperienza del Commissario

h. 13.00 – Interventi programmati e dibattito

h. 13,30 – Conclusione dei lavori

5/27/2015

Il Parlamento Europeo si occupa di beni comuni e interessi collettivi

Il 26/05 presso il Parlamento Europeo si è parlato di COMMONS (beni comuni) ed interessi collettivi, dalle proprietà collettive all'acqua pubblica alla rete web con libero accesso: qui il video dell'interessantissimo convegno www.youtube.com/watch?v=2WYHEWTHDek (traduzione simultanea in italiano).

Il fenomeno delle proprietà collettive è diffuso in tutt'Europa, assumendo forme assai variegate ma accomunate da alcuni principi fondamentali ed in particolare dallo strettissimo legame con il territorio e le popolazioni rurali; esempi più noti sono i Patriziati svizzeri, diffusi specie nel Canton Ticino, i Commones della Spagna e dei Paesi Bassi, le proprietà dell'est Europa ed in particolare Ungheria e Romania, fino ai Common lands inglesi, e agli usi civici e le proprietà collettive italiane.
Il quadro teorico di riferimento che accomuna queste istituzioni si è basato principalmente sulla teoria dei COMMONS sviluppata dalla studiosa americana Elinor Ostrom, insignita del premio Nobel nel 2009 per l'economia, il cui approccio di analisi mette al centro il concetto di local empowerment (rafforzamento dei poteri locali), cioè la possibilità per le comunità di autogestione delle risorse locali (in questo caso risorse di uso collettivo) e l'opportunità di definire autonomamente le regole di uso-appropriazione del bene comune.


4/03/2015

Miglioramenti alla LR 57/2000 - partito il Gruppo di lavoro: inviate emendamenti/proposte di modifica

Dando seguito all'invito formale rivolto a conclusione dei lavori del convegno su "Usi Civici e proprietà collettive nella Regione Basilicata" del 02/07/2014 (foto), anche il Coordinamento della Basilicata (della Consulta Naz. della Proprietà Collettiva) è stato invitato, con nota del 17/03/2015, a partecipare al Gruppo di lavoro che, in raccordo con l'Ufficio legislativo regionale, valuti un testo modificativo/migliorativo della LR vigente in materia di Usi Civici (LR 57/2000).

Con successiva Delibera di Giunta Regionale n. 199/2015 è stata ampliata la composizione del Gruppo di lavoro già costituito con la precedente Delibera di Giunta Regionale n. 1147/2014.

Il primo incontro del Gruppo di lavoro si è tenuto il 31/03/2015 presso gli Uffici regionali, ponendo quale data di conclusione delle attività il 30/04 p.v.

Entro il prossimo 08/04 tutti i soggetti individuati quali membri del GDL faranno pervenire le proposte di modifica che intendono apportare alla LR 57/2000, distinte per singolo articolo. Il prossimo 10/04 si terrà il nuovo incontro del GDL per iniziare l'esame condiviso delle proposte di modifica e verrà stilato il calendario dei prossimi incontri.

Reputando questo passaggio molto importante, si invitano i professionisti, gli amministratori, i tecnici comunali ed anche gli utenti ad inviare, entro il 07/04 p.v. all'email demaniocivico@gmail.com, eventuali emendamenti (con allegata piccola relazione esplicativa per comprendere la ratio legis della proposta) che il Coordinamento si farà carico di presentare, dopo un lavoro di sintesi delle proposte ricevute, al tavolo di lavoro.

3/19/2015

ESENZIONE TOTALE IMU per tutte le proprietà collettive

D.l. 24 gennaio 2015 n. 4 nel testo approvato dal Senato il 25 febbraio 2015, convertito dalla Camera in data 19 marzo 2015.


Decreto Legge 24 Gennaio 2015, n. 4
Pubblicazione: G.U. n. 19 del 24 Gennaio 2015
Iter e lavori preparatori
N. AttoFasi dell'iter
S.174925 febbraio 2015: approvato
C.291516 marzo 2015: all'esame dell'assemblea
Art. 1, comma 4:
4. Per l'anno 2014, non e', comunque, dovuta l'IMU per i terreni esenti in virtu' del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'interno, del 28 novembre 2014, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2014 e che, invece, risultano imponibili per effetto dell'applicazione dei criteri di cui ai commi precedenti. Per il medesimo anno 2014, resta ferma l'esenzione per i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprieta' collettiva indivisibile e inusucapibile che, in base al predetto decreto, non ricadano in zone montane o di collina. Con decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, sono stabilite le modalita' per la compensazione del minor gettito in favore dei comuni nei quali ricadono i terreni di cui al precedente periodo del presente comma. A tal fine, e' autorizzato l'utilizzo dello stanziamento previsto per la compensazione di cui all'ultimo periodo del comma 5-bis, dell'articolo 4 del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44.

3/16/2015

Cosenza 20/03/2015: Convegno su "DEMANI E TERRE D’USO CIVICO"

Venerdi 20 Marzo 2015, dalle ore 9.00, presso il Centro Congressi Aula Magna "Beniamino Andreatta" - Sala A, piano II - Università della Calabria (Via P. Bucci, Arcavacata di Rende, Cs), si terrà il Convegno di studio su "DEMANI E TERRE D’USO CIVICO, LEGISLAZIONE - RILEVANZA SOCIALE - METODOLOGIE DI STIMA - ASBUC".

La Consulta Nazionale della Proprietà Collettiva sta promuovendo con forza, attraverso i suoi coordinamenti regionali, la costituzione delle ASBUC nelle Regioni in cui questo istituto ancora è quasi del tutto assente.
In questa direzione sta operando in particolar modo il Coordinamento della Regione Basilicata, con la partecipazione ad un convegno promosso dall'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali in collaborazione con l'Università della Calabria, in cui interverrà il Coordinatore per la Regione Basilicata della Consulta Michele Labriola, proprio sul tema delle ASBUC, considerata la necessità di avviare in tempi strettissimi la costituzione delle Associazioni separate per la gestione degli usi civici per garantire la conservazione e la valorizzazione dei domini collettivi a beneficio delle popolazioni che ne sono titolari. Ciò al fine di contrastare tesi volte a considerare le proprietà collettive e gli usi civici come un male da estirpare alla stregua delle cosiddette leggi eversive del 1927.


Programma:
09:00 - REGISTRAZIONE

09:30 - INTRODUCE E MODERA:
Francesco CUFARI, Presidente Ordine Agronomi e Forestali Cosenza

09:45 - SALUTI:
Francesco SCALFARO, Presidente Federazione Agronomi e Forestali Calabria
Giuseppe PERRI, Presidente ADAF

10:00 - RELAZIONI:
Legislazione Regione Calabria (Dirigente Servizio Usi Civici Dipartimento Agricoltura Regione Calabria)
Legislazione Regione Basilicata (Domenico ROMANIELLO, Direttore GAL Basento-Camastra)
Metodologie Estimative (Roberto SABATINO, Coordinatore Commissione Usi Civici ODAF Cosenza)

12:30 - DIBATTITO

13:00 - CONCLUSIONI
Mauro D’ACRI, Consigliere Regione Calabria
Mario OLIVERIO, Presidente Regione Calabria

3/12/2015

Cosenza 14/03/2015: Convegno su "Usi civici ed attività negoziale"

Sabato 14 Marzo 2015, dalle ore 9.30, presso il Palazzo Arnone - Via Gian Vincenzo Gravina - Cosenza, si terrà il Convegno di studio su "Usi civici e attività negoziale - Epifania degli usi civici dopo la sentenza n. 210 del 2014 della Corte Costituzionale".


Di seguito il programma dei lavori:

2/16/2015

La REGIONE CAMPANIA detta le LINEE GUIDA per la REGOLAMENTAZIONE degli USI CIVICI
 Il 03/02/2015, l'assessore all'Agricoltura ha tenuto una conferenza stampa in cui ha illustrato tali linee guida.
Qui il resoconto completo: http://www.regioni.it/dalleregioni/2015/02/03/usi-civici-le-linee-guida-per-la-regolamentazione-387601/


Questo il documento distribuito nel corso dei lavori:

1. CENNI STORICI
La figura giuridica degli “usi civici” nascein epoca alto medioevale e ha visto una sua organica regolamentazione ai primi del Novecento, quando nacque l'esigenza di consentire ad alcuni soggetti privati di usufruire in piena proprietà di beni spesso demaniali e che erano per l'appunto gravati da tali oneri.  Discende da una tipologia di diritti tendente a garantire la sopravvivenza o il benessere di una specifica popolazione, sfruttando in modo produttivo aree circoscritte, in tempi in cui il feudatario (su mandato dell'imperatore, re o papa) possedeva non solo le terre, ma anche uomini, cose e animali.  L'uso civico nasce come diritto feudale, caratterizzato dall'utilizzo che una determinata collettività locale può fare di determinate aree e si inquadra nell'ottica di un'economia di sussistenza: con l'uso civico dilegnatico, ad esempio, i membri di una determinata comunità godevano del diritto di raccogliere legna in un particolare bosco, considerato proprietà collettiva. Con quello di pascolatico era previsto il pascolo delle greggi e delle mandrie. In modo analogo funzionavano gli altri usi civici di fungatico (per la raccolta dei funghi) ed erbatico (che permetteva agli allevatori di una determinata collettività di portare alpascolo i propri animali in una determinata zona). 

In Italia la mancanza di una disciplina organica in materia indirizzò il legislatore nel 1927 a decretare che tutti gli usi civici esistenti in quel momento avrebbero dovuto essere rivendicati e regolarizzati, dando la possibilità ai soggetti di affrancarli e quindi di trasformare il possesso delle terre di demanio civico o la proprietà gravata da uso civico in piena proprietà assoluta ed esclusiva, istituendo un apposito magistrato, il commissariato agli usi civici, con lo scopo principale di liquidare tali usi, nonché col potere di regolare amministrativamente gli usi non liquidati (interessanti terre comunali, frazionali o di altri enti, ovvero su superfici acquee). La titolarità dei diritti di uso civico spetta alla popolazione ma anche ai comuni e alle associazioni agrarie. 

2. DISCIPLINA NORMATIVA
Il corpus legislativo di riferimento è costituito, principalmente: 
Una normativa risalente al Regio Decreto 332/1928 dispone l’obbligo per i Comuni di emanare un regolamento per l'esercizio degli usi civici (tale regolamentazione deve essere adeguata alla L.R. 11/1981)

Una sentenza del 2006 della Corte dei Conti – Sezione regionale di Controllo per la Campania sottolinea i seguenti aspetti:
- i Comuni devono agire per la riscossione dei canoni trattandosi di terreni pubblici, le inadempienze determinano infatti danno erariale. Non è possibile rivendicare l'istituto della usucapione;
- l’enfiteusi, che prevede l’affidamento a un privato di un suolo a scopi agricoli e il relativo miglioramento, non è a titolo gratuito; 
- i Comuni sono quindi invitati alla verifica dei terreni in enfiteusi e alla relativa riscossione dei canoni
- i Comuni sono infine invitati a stabilire la sussistenza dei criteri di alienazione.

Mediante "l'affranco" viene riconosciuta la possibilità di acquisire la proprietà del terreno mediante il pagamento di 15 annualità di canone.

3. I RISULTATI DEL LAVORO CONGIUNTO TRA REGIONE CAMPANIA, ANCI CAMPANIA E ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI AGRICOLE
Verificate le problematiche che quasi tutti i Comuni della Regione Campania hanno riscontrato nell’interpretazione di tali procedure si è istituito a maggio 2014 un tavolo tecnico tra Anci Campania, Regione Campania, Coldiretti, Confagricoltura e Cia.

È stato anzitutto appurato che la stragrande maggioranza dei Comuni non è a conoscenza dell’esistenza stessa della normativa né che sul proprio territorio esistano o meno terreni gravati da "uso civico". I Comuni possono verificare la sussistenza di tali condizioni attraverso il commissariato degli usi civici.

Per poter riscuotere i canoni o "l'affranco" i Comuni sono obbligati a redigere ed approvare uno specifico regolamento comunale. Solo successivamente i Comuni possono richiedere agli occupanti i canoni pregressi (fino a 5 annualità pregresse) o riservare agli stessi la possibilità di procedere all'affranco.

Dopo diversi incontri tecnici si è proceduto a stilare un regolamento - tipo condiviso dai vari rappresentanti e finalizzato a fornire ai Comuni le linee guida per una regolamentazione omogenea in materia di usi civici.

Questi in sintesi i punti principali delle linee guida:  

- Quantizzazione del canone: le linee guida elaborate a seguito dei tavoli di confronto stabiliscono che il canone non può rispondere meramente a criteri di mercato bensì debba tenere presente diversi fattori tra cui l’impegno dei coltivatori al miglioramento dei suoli ma anche l’obbligo, stabilito per legge, dei Comuni alla riscossione dei canoni;
- I canoni presentano elementi riduttivi che arrivano a quasi il 50% in meno di quello che sarebbe il valore fondiario medio.

Dal tavolo è emersa anche la proposta di apportare modifiche della Legge Regionale sugli usi civici. Gli elementi di discussione hanno infatti riguardato terreni "legittimati" ai sensi della Legge Nazionale del 1927 (tali suoli hanno seguito uno specifico iter di identificazione da parte di un commissario e su di essi sono stati pagati i relativi diritti). In caso contrario, molti terreni gravati da uso civico sono occupati abusivamente ed è soprattutto per questa categoria di soggetti che risulta determinante una specifica e nuova regolamentazione normativa attraverso una modifica della L.R.  11/81.    

2/12/2015

Sala Consilina 14/02/2015: Convegno "Agricoltura & Ambiente"

Sabato 14 Febbraio 2015, dalle ore 18.00, presso l'Aula Magna delle scuole elementari, Via Giacomo Matteotti - Sala Consilina (Sa), si terrà il convegno/incontro con gli agricoltori sul tema "Agricoltura & Ambiente".
Si discuterà anche di gestione in democrazia diretta (tramite le ASBUC) dei demani civici comunali, anche tramite la nascita e lo sviluppo di cooperative agricole, previste per giunta dalla stella Legge Regionale della Campania sui demani civici n. 11/1981 (in particolar modo gli artt. 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 14) che favorisce le forme cooperative di gestione delle terre produttive agricole sulla base di piani e programmi: è prevista anche la partecipazione del comune, il quale conferisce alle cooperative le terre di cui è titolare, e di enti pubblici, come la regione e la comunità montana, in quanto apportatori di capitali o altre forme di finanziamento.
Per i 158 Comuni della provincia di Salerno, ad esempio, in ben 145 troviamo demani civici comunali: su una superficie totale di 491.700 ettari (Provincia di Salerno), gli usi civici insistono per 122.089 ettari, cioè il 24,83% (da pag. 31 a pag. 42 dell'elenco "Usi Civici in Campania").
I terreni civici possono essere concessi, oltre che ai cittadini naturali residenti anche ad associazioni di naturali provvisti di requisiti di professionalità (coltivatori, mezzadri, affittuari, contadini, braccianti, pastori, giovani naturali interessati allo sviluppo dell’agricoltura, anche alla luce dei programmi europei), costituiti in imprese cooperative legalmente riconosciute o aziende, basate su rigorosi criteri economici ed ambientali, secondo quanto previsto nella Legge 1766/1927, nella Legge Regionale della Campania 11/1981, e nella Legge Regionale della Campania n. 11/1996.
L’Amministrazione Comunale diventa socio dell’impresa cooperativa, con una quota non inferiore al 51%, conferendo come sua quota capitale le terre di uso civico ritenute idonee, con l’obbligo di rinvestire nell’azienda o in opere di miglioramento della zona, la quota di utili e mezzi ad essa spettante. 
Il consiglio di amministrazione dell’azienda cooperativa è composto dai rappresentanti dei vari enti territoriali e pubblici coinvolti nel progetto di impresa e dai naturali residenti, con la quota di massimo il 49%. 
Le modalità di raccolta e di esercizio degli usi civici da parte dell’impresa cooperativa sono determinati annualmente dall’Amministrazione comunale.
Maggiori info su www.facebook.com/events/846736778717521/

1/21/2015

Il Codice degli Usi Civici 2015

Testo consigliato: IL CODICE DEGLI USI CIVICI - Gennaio 2015 - Guida normativa e raccolta giurisprudenziale
ISBN 978-88-6907-074-7 - RACCOLTA - CDX13 - FORMATO PDF - 480 pagine in formato A4

La nuova edizione, molto ampliata e integrata rispetto all'edizione 2014, si propone come una raccolta dei più importanti provvedimenti di rango normativo ed attuativo in materia di USI CIVICI. Tutti i testi sono presentati in versione vigente e coordinata che ne assicura la corretta lettura nel contesto delle numerose modifiche intervenute nel tempo, mediante una rigorosa annotazione redazionale. Il compendio di giurisprudenza a corredo del corpus normativo completa efficacemente la panoramica giuridica della materia, rendendo la presente opera indispensabile agli operatori del settore.




1/12/2015

Potenza - 23/01/2015: Convegno Usi Civici

Venerdì 23 gennaio 2015, dalle ore 8,30 alle ore 13,00, presso la Sala INGUSCIO della Regione Basilicata in Via V. Verrastro - POTENZA, si terrà il Convegno Informativo: “REGOLAMENTARE L’USO DEL DEMANIO CIVICO”.
Il Convegno si propone di valorizzare la preparazione professionale dei tecnici degli enti locali e dei professionisti in genere che, a vario titolo, operano sul territorio regionale nell’ambito della gestione del patrimonio civico ed è finalizzato al chiarimento delle possibilità di utilizzo del “Demanio Civico”.
Per la partecipazione è previsto il pagamento dell’importo di € 15,00 (euro quindici/00) a titolo di rimborso spese a favore di UNITEL. Il relativo versamento dovrà essere effettuato direttamente presso la sede del Convegno.
Per partecipare e consentire la preparazione del relativo attestato, è necessario inviare entro e non oltre il 19/01/2015 una mail di conferma all’indirizzo di posta elettronica basilicata@unitel.it indicando: cognome, nome, Ente/Albo e un recapito telefonico.

Programma:
ore 8,30 - REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI
ore 9,15 - APERTURA DEI LAVORI:
Ing. Rosario FAMULARO - Presidente Sezione UNITEL di Basilicata
Dott. Domenico PISANI - Presidente Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Potenza
Avv. Enzo SARLI - Presidente Ordine degli Avvocati della Provincia di Potenza
Ing. Egidio COMODO - Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza
Geom. Faustino CAMMAROTA - Presidente Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Potenza
Dott. Giovanni OLIVA - Direttore Generale Dipartimento Politiche Agricole e Forestali - Regione Basilicata
Dr. Michele OTTATI - Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata
ore 10,00 - Prof. Gianfranco LIBERATI - Università degli Studi di Bari
Usi Civici e demani collettivi - Inquadramento storico e normativo
ore 10,30 Avv. Fernanda CARIATI - Regione Basilicata
Ipotesi di modifica alla L.R. 57/2000
ore 11,00 - Pausa CAFFÈ
ore 11,30 - Prof. Pietro NERVI – Universita’ degli Studi di Trento-
La gestione dei demani collettvi
Legittimazione, Affrancazione ed alienazione degli Usi Civici - metodi di stima
ore 13,00 - dott. Michele ORICCHIO – Procuratore generale Corte dei Conti
Conclusioni