1/17/2012

NEWS: attivo il servizio QUESITI USI CIVICI

Domande e dubbi in materia di Usi Civici e Proprietà Collettive?

Da oggi i lettori hanno a disposizione, sul sito del Coordinamento Regionale per la Basilicata della Consulta Nazionale della Proprietà Collettiva, un nuovo strumento: la pagina web "QUESITI USI CIVICI - Domande e risposte" è a vostra disposizione per porre domande/quesiti in materia di Usi Civici e Proprietà Collettive, sia per casi relativi alla Basilicata che per le altre regioni italiane.

Sarà sufficiente postare un commento (inserisci un tuo commento) lasciando una propria email, riceverete quanto prima la relativa risposta.

Prima di formulare il quesito, si invita a leggere il GLOSSARIO USI CIVICI dove potrete già trovare la risposta alla vostra domanda.

Il servizio QUESITI USI CIVICI è completamente gratuito ed è rivolto a tutti i lettori del sito.

12/27/2011

SEMINARIO DI STUDI SUGLI USI CIVICI - Castrovillari (Cs)



Il 17 dicembre nel TEATRO Sybaris del Protoconvento Francescano si è tenuto un importante seminario di studi dal titolo “Problematiche del diritto nella gestione del territorio”. L’incontro è stato organizzato dall’Amministrazione comunale - Assessorato all’Urbanistica - di concerto con l’Ordine degli Avvocati, con la Camera Civile di Castrovillari, e con il Collegio dei Geometri, ed in collaborazione inoltre con gli ordini degli Ingegneri, degli Architetti e degli Agronomi della Provincia di Cosenza. Numerosa e viva è stata la partecipazione a questo significativo seminario di studi; una qualificata platea formata da professionisti, tecnici ed amministratori locali che si stanno confrontando con la legge regionale che prevede la regolamentazione degli usi civici, ha seguito con interesse il seminario su una tematica importante quanto delicata, e che riveste particolare importanza soprattutto in fase di redazione del Piano Strutturale Comunale.


La disciplina normativa sugli “usi civici” è fondata sulla legge 16 giugno 1927, n. 1766 e sul relativo regolamento RD n. 332 del 1928. E’ una materia molto complessa e, di conseguenza, non sempre di facile comprensione e applicazione. Cosa sono gli usi civici? Uso civico nel significato meno tecnico indica ogni utilizzazione di beni e servizi da parte di una collettività e dei suoi componenti (cives) insediata ed organizzata su un territorio. Sono quindi i diritti di trarre dal territorio, inteso in senso ampio, comprese le acque (laghi, fiumi, lagune, mare costiero) i prodotti necessari per la vita e la sopravvivenza della comunità. Assimilando i terreni soggetti a uso civico ai beni demaniali, si è soliti affermare che sono terreni incommerciabili, inusucapibili e immodificabili nella loro destinazione a uso civico. Alcune leggi regionali però, prevedono ipotesi di parziale superamento della legge 1766/1927 e pertanto, consentono, a prestabilite condizioni e con determinate procedure, la commerciabilità dei terreni soggetti a “usi civici”. Nell’affrontare la materia, la prima difficoltà che si incontra consiste, nel capire se un dato terreno sia soggetto a “usi civici” oppure no. Infatti mancano degli archivi consultabili con la stessa immediatezza e sicurezza con cui si è soliti consultare i registri dei terreni “liberi”. Alcune espressioni però, come “livello”, “università agraria”, "comunalia" o “collettività agricola”, riferite al terreno possono rappresentare dei campanelli di allarme. Ed ancora, una volta accertato che il terreno è soggetto a usi civici, è necessario capire se si tratta di un terreno di proprietà privata piuttosto che di proprietà collettiva (per esempio, del Comune). Infatti, i terreni privati soggetti a uso civico sono commerciabili e pertanto possono essere oggetto di atti di alienazione. I terreni di proprietà collettiva, invece, non sono commerciabili, a meno che non intervengano esplicite autorizzazioni in tal senso da parte degli Enti pubblici locali o fin tanto che non venga emanato un provvedimento amministrativo che “trasformi” il bene da proprietà collettiva a proprietà privata. 

Come si intuisce facilmente la materia è molto complessa, e numerose sono le difficoltà delle amministrazioni, dal censimento delle aree alla conduzione delle procedure; ma ciò che rileva ai fini della redazione del PSC, è che lo stesso, essendo strumento di pianificazione del territorio, possa essere inficiato da vizio di nullità qualora si vadano ad operare scelte strategiche di destinazione d’uso su terreni gravati da uso civico. 
Dopo la breve introduzione del sindaco prof. Franco Blaiotta, ed i saluti dell’avv. Roberto Laghi presidente dell’ordine degli avvocati del Tribunale di Castrovillari, del delegato del Collegio dei Geometri Rodolfo De Franco, coordinati dall’avv. Antonella Gialdino hanno relazionato sull’argomento l’avv. Pietro Manzella presidente della Camera Civile di Palermo, l’ing. Rita Laurenzano perito istruttore demaniale, il RUP dell’ufficio usi civici della Regione Calabria Salvatore Carelli ed il commissario per gli usi civici della Regione Calabria avv. Fabrizio Cosentino. A conclusione dei lavori l’assessore all’urbanistica ing. Mariarosaria D’Atri, ha salutato la platea dei presenti porgendo anche il saluto da parte dell’Assessore alla Forestazione della Regione Calabria il dott. Michele Trematerra, assente perché impegnato in altra sede in concomitanza con i lavori del seminario.

Viva la soddisfazione degli organizzatori dell’evento che ha registrato la presenza di oltre 350 professionisti e tecnici di enti territoriali proveniente da tutta la regione, nonché degli studenti dell’Istituto Tecnico per Geometri di Castrovillari, segno questo di una seria presa di coscienza della problematica trattata. L’incontro ha rappresentato, per l’amministrazione comunale, hanno dichiarato il sindaco Blaiotta e l’assessore D’Atri, un altro dei tanti momenti di partecipazione, di studio e approfondimento per arrivare alla formazione di un piano strutturale comunale condiviso. 

altri articoli:

Ing. Rita Carolina LAURENZANO
Avv. Pietro MANZELLA - Presidente Camera Civile di Palermo 
Avv. Antonella GIALDINO - Presidente della Camera Civile degli Avvocati di Castrovillari 


Dott. Salvatore CARELLI - RUP Ufficio Usi Civici Regione Calabria 

Dott. Fabrizio COSENTINO - Commissario Usi Civici Regione Calabria - Consigliere Corte d'Appello Catanzaro 

Dott. Fabrizio COSENTINO - Commissario Usi Civici Regione Calabria - Consigliere Corte d'Appello Catanzaro 

12/19/2011

Convegno sull'informatizzazione dell U.T.C. con l'implementazione dello strato informativo "USI CIVICI"




Si svolgerà in data 20/12/2011, presso la Sala Convegni del Convento "Santa Maria De Plano" a Calvello (Pz), alle ore 16:00, il convegno sull'INFORMATIZZAZIONE DELL'U.T.C. con l'implementazione dello strato informativo relativo ai vincoli di uso civico (art. 142 D.Lgs 42/2004) esistenti sul territorio comunale.

Il Comune di Calvello ha curato la ricognizione delle terre civiche e delle proprietà collettive per la definizione di tutto il demanio civico comunale (patrimonio indisponibile) e del restante patrimonio disponibile; con i dati così composti e sulla scorta dello strato informativo della cartografica catastale, si è costruita la "Mappa degli Usi Civici e delle proprietà collettive" corredandola con un database associato che ne definisce la compatibilità alla trasformazione, strumento indispensabile per una corretta pianificazione e gestione territoriale.
Aree gravate da Usi Civici

12/12/2011

Seminario di studio USI CIVICI: le problematiche nel diritto e nella gestione del territorio

Il seminario di studio su "Usi Civici, le problematiche nel diritto e nella gestione del territorio" che si sarebbe dovuto tenere Sabato 26/11/2011 a Castrovillari (Cs), rinviato a causa dell'allerta meteo della Protezione Civile, è stato rifissato per Sabato 17/12/2011, alle ore 9:00, presso il Teatro Sybaris di Castrovillari (Cs). 
Manifesto Seminario di studio

12/03/2011

Cassazione: usi civici non sono oggetto di usucapione di fatto e di espropriazione forzata

Con la Sentenza della Corte di Cassazione n. 19792 depositata il 28 settembre 2011, la Corte di Cassazione, in tema di usi civici, (L. 16.06.1927, n. 1766, art. 1, 11), ha stabilito che un bene soggetto ad uso civico non può essere oggetto di espropriazione forzata, per il particolare regime della sua titolarità e della sua circolazione, che lo assimilano ad un bene appartenente al demanio, nemmeno potendo per esso configurarsi una cosiddetta "sdemanializzazione" di fatto

La c.d. sdemanializzazione di fatto è sostanzialmente ammessa dalla giurisprudenza, può verificarsi anche tacitamente. Tuttavia, per i beni gravati da uso civico la delicatezza e complessità degli accertamenti necessari per la sclassificazione, ma soprattutto la peculiare struttura dell'istituto con il particolare ruolo dei singoli titolari dell'uso civico, escludono che questa possa avvenire in via di mero fatto

E’ principio consolidato che l'espressa previsione dell'inalienabilità, per entrambe le categorie di terreni e prima del completamento dei procedimenti di liquidazione o c.d. sclassificazione, connota il regime giuridico dei beni di uso civico dei caratteri propri della demanialità, sicché detti beni sono da reputarsi inalienabili ed incommerciabili, nonché insuscettibili di usucapione.

Il passaggio dei beni soggetti ad uso civico dal demanio all'allodio avviene solo per espresso provvedimento di sclassificazione emanato dalla Regione.

La terza sezione civile, ha precisato che l'incommerciabilità derivante dalle norme della legge nazionale comporta come inevitabile conseguenza che, al di fuori dei più o meno rigorosi procedimenti di liquidazione dell'uso civico e prima del loro formale completamento, la preminenza di quel pubblico interesse che ha impresso al bene immobile il vincolo dell'uso civico stesso ne vieti qualunque circolazione, compresa quella derivante dal processo esecutivo, quest'ultimo essendo posto a tutela (se non altro prevalente) dell'interesse del singolo creditore e dovendo quest'ultimo recedere dinanzi al carattere superindividuale e "lato sensu" pubblicistico dell'interesse legittimante l'imposizione dell'uso civico, tale divieto comportando la non assoggettabilità del bene gravato da uso civico ad alcuno degli atti dal processo esecutivo, a partire dal pignoramento, che ne è quello iniziale, con la conseguenza dell'assoluta nullità della trascrizione del pignoramento, di quelle degli altri pignoramenti riuniti e di tutti gli atti esecutivi successivamente compiuti.

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11/25/2011

Rinviato a data da destinarsi il Seminario "Usi Civici" di Sabato 26/11/2011 a Castrovillari (Cs).

Locandina Seminario

A causa dell'allerta meteo della Protezione Civile, è stato rinviato a data da destinarsi il seminario di studio su "Usi Civici, le problematiche nel diritto e nella gestione del territorio" che si sarebbe dovuto tenere Sabato 26/11/2011 a Castrovillari (Cs).

9/10/2011

Convegno su Beni comuni e Proprietà collettive

Dal 14 al 17 settembre, l'Amministrazione dei Beni civici di Pesariis ospita la Scuola italiana della Decrescita, un corso residenziale organizzato dall'Associazione per la Decrescita, in accordo con la Rete di economia solidale "Resfvg" e con il Coordinamento regionale della Proprietà collettiva.

Tale importante appuntamento, in cui alcuni dei modelli più innovativi di gestione delle risorse collettive saranno messi a confronto e verificati con i principi dell'Economia solidale e con i principi della Decrescita, culminerà il 17 settembre con un convegno pubblico, che dedicherà l'intera mattinata alla definizione di un nuovo quadro normativo sui Beni comuni e sulle Proprietà collettive.

Uno dei due relatori sarà il presidente della Consulta nazionale della Proprietà Collettiva, Michele Filippini.

Tutti siamo invitati ad intervenire, alle ore 10 a Pradibosco; si allega il programma.

Programma
10.00 - La definizione di un nuovo quadro normativo sui Beni Comuni e sulle Proprietà collettive.
Saluti e introduzone di: Luca Nazzi, Presidente del Coordinamento regionale della Proprietà collettiva

Interventi di:

Alberto Lucarelli, Professore ordinario di diritto pubblico alla Federico II di Napoli e Assessore ai Beni comuni di Napoli
Michele Filippini, Presidente della Consulta Nazionale della Proprietà collettiva
13.00 - 14.30 Buffet
14.30 - Linee guida per la definizione di una proposta di legge regionale sulla gestione del ciclo integrato dell'acqua.
Relazione introduttiva a cura del Comitato Referendario del Friuli-Venezia Giulia “2 Sì per l'Acqua Bene Comune”
Dibattito e conclusioni di Alberto Lucarelli

9/17/2010

Usi Civici: dovuta l'indennità risarcitoria da parte degli Arbitrari occupatori, Corte d'Apello dà ragione al Comune

Fondi: La legittimità degli atti adottati da anni dal Comune di Fondi in relazione alle occupazioni senza titolo dei terreni demaniali di uso civico per il risarcimento dei danni subiti dalla collettività, sinora comprovata da numerose sentenze in primo grado, è ora ulteriormente avvalorata dalla recentissima sentenza (del 05/12/2009) della Corte d'Appello di Roma - Iª sezione civile, che ha respinto l'appello avverso la sentenza del Tribunale di Latina - sezione di Terracina con la quale era stato condannato al risarcimento dei danni un occupatore, senza titolo ed abusivo, di terreno di uso civico.
Con detta sentenza, la Corte d'Appello ha confermato e riconosciuto il principio giuridico previsto dall'art. 2043 del codice civile che l'occupazione senza titolo e, dunque, arbitraria di un terreno di uso civico costituisce atto illecito, considerato che nel caso in oggetto la collettività si è vista privata di potenziali entrate. La Corte ha altresì condannato l'occupatore alle ulteriori spese del grado di giudizio.
«Il Comune di Fondi, difeso dall'avv. Antonio Cardinale, ha pertanto visto nuovamente riconosciuta la regolarità dei procedimenti posti in essere in tema di uso civico. Mentre nell'opposizione consiliare regna il caos più totale, con considerazioni estemporanee e contraddittorie - dichiarano il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo e l'Assessore agli Usi Civici del Comune di Fondi Piergiorgio Conti - il pronunciamento della Corte d'Appello su un ricorso "destituito di fondamento" ribadisce ancora una volta la correttezza e la legittimità degli atti assunti dall'Amministrazione comunale nell'interesse della collettività».

Si ricorda che anche il comma 4 dell'art. 18 della Legge Regionale della Calabria 18/2007 e s.m.i. parla di indennità per occupazione abusiva: "Ove ne sussistano i presupposti, il Comune esercita le necessarie azioni giudiziarie a tutela del demanio civico, ivi compresa l’azione di danno ambientale prevista dall’art. 18 della legge 8 luglio 1986 n. 349 e l’eventuale ingiunzione di pagamento di una somma a titolo di indennità per occupazione abusiva".

Per una copia della Sentenza della Corte d'Appello inoltrare richiesta a demaniocivico@gmail.com

Fonte: http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=84222

9/08/2010

SESTA ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI DELLA CONSULTA NAZ. DELLA PROPRIETA' COLLETTIVA


E' convocata per Venerdi 24/09/2010 alle ore 09:30 la sesta Assemblea Generale dei Soci della Consulta Nazionale della Proprietà Collettiva. Si terrà a ROMA presso il PALAZZO VALENTINI (Sede istituzionale della Provincia di Roma) in VIA 4 NOVEMBRE 119/A.

PROGRAMMA DEI LAVORI:
Ore 9.30 Registrazione dei partecipanti - caffè di benvenuto
Ore 10.00 Inizio dei lavori

1) Relazione del Presidente
2) Nomina del Presidente e del Segretario dell'assemblea
3) Relazione del Segretario generale sull’attività svolta nell’anno 2009
4) Saluto dei Parlamentari Amici della proprietà collettiva

5) Intervento dei Vice Presidenti - Coordinatori Regionali
6) Elezione del nuovo Comitato Direttivo e Collegio dei Sindaci
7) Relazione programmatica del Presidente, neo eletto
8) Varie ed eventuali
Ore 13.00 Interventi conclusivi e chiusura dei lavori

INFORMAZIONI: segreteria Consulta Nazionale della proprietà collettiva
Sede: via Prati, 2 – 38100 Trento
Tel. & Fax: 040/226161
E-Mail: consultanazpropcollettiva@yahoo.it






9/15/2009

Regolamento per le procedure relative alla chiusura delle operazioni demaniali di cui alla L.R. della Basilicata n. 57/2000

I Comuni interessati alla chiusura delle operazioni di sistemazione demaniale (legittimazione o reintegra dei terreni civici arbitrariamente occupati) hanno tempo fino al 01/02/2010 per richiedere la designazione del Perito Demaniale (tra quelli presenti nell'elenco regionale), pena la perdita del contributo da parte della Regione, pari al 40% sui compensi del Perito e fino ad un massimo di 20.000 euro.
Il Regolamento, ottimamente elaborato dall'Ufficio Capitale Terra del Dipartimento Agricoltura, riporta le procedure che occorre seguire dalla nomina del Perito Demaniale sino alla chiusura ed all'approvazione della perizia sui terreni demaniali gravati dal vincolo di Uso Civico.
Ai sensi del comma 5 dell'art. 4 del Regolamento "al fine di garantire la massima trasparenza nelle operazioni di accertamento, verifica, sistemazione demaniale, riconfinazione e stima delle terre civiche, l'incarico non può essere conferito ad un soggetto che abbia precedentemente svolto, su incarico del Comune interessato, attività di riscossione e/o affrancazione dei canoni sui terreni allodiali".
L'art. 6 del Regolamento prevede che il Perito nominato rediga un quadro generale dei Demani di Uso Civico, distinguendo quelli in libero possesso del Comune da quelli arbitrariamente occupati. Per questi ultimi, il Perito dovrà individuare le particelle che si propongono per la legittimazione (sdemanializzazione del terreno con imposizione di un canone di legittimazione ai sensi dell'art. 10 della L. 1766/1927) e quelle da proporre per la reintegra al patrimonio civico comunale. Il Perito avrà 12 mesi di tempo, prorogabili di 6 mesi per i Comuni più complessi, per completare la propria perizia demaniale.
In seguito all'approvazione della perizia da parte della Regione Basilicata, il Comune avrà 12 mesi di tempo per informare i cittadini interessati alla legittimazione dei terreni, verificare il titolo di possesso ed acquisire l'attestato del versamento dell'importo del canone di legittimazione e dell'importo dei precedenti cinque anni.
I terreni proposti per la legittimazione, per i quali non si è attivato alcun possessore nei 12 mesi sopra indicati, saranno, a seconda dei casi, o reintegrati al demanio civico comunale o proposti dal Perito per il trasferimento al patrimonio disponibile comunale (art. 10 del Regolamento).
Con Deliberazione di Giunta Regionale si formalizzerà la "chiusura delle operazioni demaniali" e "l'approvazione finale" delle Legittimazioni, delle Reintegre e delle eventuali sdemanializzazioni (trasferimento al patrimonio disponibile comunale); il Comune provvede alla registrazione e trascrizione presso le Agenzie delle Entrate e del Territorio, i cittadini interessati sono invece tenuti a volturare (presso l'Agenzia del Territorio, ex Catasto) i propri terreni legittimati a loro spese (art. 11 del Regolamento).
Il Coordinamento Regionale della Basilicata della Consulta Nazionale della Proprietà Collettiva si attiverà con i Comuni aderenti al fine di sollecitare l'avvio delle operazioni di sistemazione demaniale, fornendo la propria assistenza e le proprie conoscenze tecnico-giuridiche in materia, nella considerazione che la chiusura delle operazioni di sistemazione del demanio civico potrà aprire nuove prospettive nella successiva programmazione di investimenti di sviluppo e rivalutazione del residuo demanio civico in libero possesso dei Comuni.