6/30/2015

Regione Basilicata: cambio della dirigenza dell'Ufficio competente sugli Usi Civici

Regione Basilicata: cambio della dirigenza dell'Ufficio competente sugli Usi Civici

A seguito della recente riorganizzazione degli Uffici regionali, dal 01/07/2015 l'ing. Mario Cerverizzo subentra quale Dirigente dell'Ufficio Sostegno alle Imprese Agricole del Dipartimento Agricoltura, in sostituzione dell'Avv. Fernanda Cariati.

Visualizza il Curriculum Vitae dell'ing. Mario Cerverizzo.

6/03/2015

Incontro su "Terre collettive: un diverso modo di possedere e di gestire le risorse delle Alpi Apuane"

Il Centro ‘Cervati’ sugli usi civici di Seravezza, sulla base di numerosi studi e ricerche, ritenuto che le montagne apuane non siano per loro natura, una proprietà privata e che non siano neppure di proprietà pubblica, ma che siano, sotto diverse forme, una forma di “possesso” delle comunità che le abitano, secondo quelle modalità del “possedere” che vengono definite civiche e che comportano particolari scelte, caratterizzazioni e rispetto del bene attraverso il suo uso corretto, invita all'incontro sul tema ‘Terre collettive: un diverso modo di possedere e di gestire le risorse delle Alpi Apuane’, che si terrà sabato 13 giugno 2015 a Carrara presso il Palazzo Binelli in via Verdi n. 1, con inizio alle ore 09:30.

5/29/2015

XI Convegno annuale Centro Studi "Guido Cervati" - L'Aquila, 05/06/2015

Il Centro studi sulle proprietà collettive e la cultura del giurista "Guido Cervati' organizza l'undicesimo Convegno annuale sul tema 'Titolarità dei beni e comunità locali', presso l'Auditorium del Parco del Castello a L'Aquila, in data 5 giugno 2015, con inizio alle ore 09:00.

PROGRAMMA:
h. 9.00 – Iscrizione al Convegno

h. 9.15 – Saluti
Prof. Fabrizio Politi, Presidente Centro Studi “G. Cervati”
Prof.ssa Paola Inverardi, Rettrice Università degli Studi dell’Aquila
Dott. Massimo Cialente, Sindaco dell’Aquila
Dott. Luciano D’Alfonso, Presidente della Regione Abruzzo
Dott. Stefano Schirò, Presidente della Corte d’Appello dell’Aquila
Prof. Francesco Parasiliti, Direttore Dip. di Ing. Ind. e dell’Inf. e di Economia
Avv. Carlo Peretti, Presidente Ordine Avvocati L'Aquila

h. 9.40 – Introduzione
Prof. Fabrizio Marinelli, Dir. Centro Studi “G. Cervati”

Presiede Prof. Paolo Grossi, Giudice costituzionale

h. 10.15 - Prof. Pietro Rescigno, emerito, Università di Roma “La Sapienza”
Comunità e assetti fondiari collettivi

h. 11.00 - Prof.ssa Loredana Giani, Università dell'Aquila
Usi civici, commons e bene comune

h. 11.30 – Pausa caffè

h. 11.45 - Prof. Vincenzo Cerulli Irelli, Università di Roma “La Sapienza”
Comunità di abitanti in forma privatistica e regime pubblicistico dei beni

h. 12.30 - Dott. Pietro Catalani, Commissario usi civici, Roma
Titolarità dei beni e comunità locali. L'esperienza del Commissario

h. 13.00 – Interventi programmati e dibattito

h. 13,30 – Conclusione dei lavori

5/27/2015

Il Parlamento Europeo si occupa di beni comuni e interessi collettivi

Il 26/05 presso il Parlamento Europeo si è parlato di COMMONS (beni comuni) ed interessi collettivi, dalle proprietà collettive all'acqua pubblica alla rete web con libero accesso: qui il video dell'interessantissimo convegno www.youtube.com/watch?v=2WYHEWTHDek (traduzione simultanea in italiano).

Il fenomeno delle proprietà collettive è diffuso in tutt'Europa, assumendo forme assai variegate ma accomunate da alcuni principi fondamentali ed in particolare dallo strettissimo legame con il territorio e le popolazioni rurali; esempi più noti sono i Patriziati svizzeri, diffusi specie nel Canton Ticino, i Commones della Spagna e dei Paesi Bassi, le proprietà dell'est Europa ed in particolare Ungheria e Romania, fino ai Common lands inglesi, e agli usi civici e le proprietà collettive italiane.
Il quadro teorico di riferimento che accomuna queste istituzioni si è basato principalmente sulla teoria dei COMMONS sviluppata dalla studiosa americana Elinor Ostrom, insignita del premio Nobel nel 2009 per l'economia, il cui approccio di analisi mette al centro il concetto di local empowerment (rafforzamento dei poteri locali), cioè la possibilità per le comunità di autogestione delle risorse locali (in questo caso risorse di uso collettivo) e l'opportunità di definire autonomamente le regole di uso-appropriazione del bene comune.


4/03/2015

Miglioramenti alla LR 57/2000 - partito il Gruppo di lavoro: inviate emendamenti/proposte di modifica

Dando seguito all'invito formale rivolto a conclusione dei lavori del convegno su "Usi Civici e proprietà collettive nella Regione Basilicata" del 02/07/2014 (foto), anche il Coordinamento della Basilicata (della Consulta Naz. della Proprietà Collettiva) è stato invitato, con nota del 17/03/2015, a partecipare al Gruppo di lavoro che, in raccordo con l'Ufficio legislativo regionale, valuti un testo modificativo/migliorativo della LR vigente in materia di Usi Civici (LR 57/2000).

Con successiva Delibera di Giunta Regionale n. 199/2015 è stata ampliata la composizione del Gruppo di lavoro già costituito con la precedente Delibera di Giunta Regionale n. 1147/2014.

Il primo incontro del Gruppo di lavoro si è tenuto il 31/03/2015 presso gli Uffici regionali, ponendo quale data di conclusione delle attività il 30/04 p.v.

Entro il prossimo 08/04 tutti i soggetti individuati quali membri del GDL faranno pervenire le proposte di modifica che intendono apportare alla LR 57/2000, distinte per singolo articolo. Il prossimo 10/04 si terrà il nuovo incontro del GDL per iniziare l'esame condiviso delle proposte di modifica e verrà stilato il calendario dei prossimi incontri.

Reputando questo passaggio molto importante, si invitano i professionisti, gli amministratori, i tecnici comunali ed anche gli utenti ad inviare, entro il 07/04 p.v. all'email demaniocivico@gmail.com, eventuali emendamenti (con allegata piccola relazione esplicativa per comprendere la ratio legis della proposta) che il Coordinamento si farà carico di presentare, dopo un lavoro di sintesi delle proposte ricevute, al tavolo di lavoro.

3/19/2015

ESENZIONE TOTALE IMU per tutte le proprietà collettive

D.l. 24 gennaio 2015 n. 4 nel testo approvato dal Senato il 25 febbraio 2015, convertito dalla Camera in data 19 marzo 2015.


Decreto Legge 24 Gennaio 2015, n. 4
Pubblicazione: G.U. n. 19 del 24 Gennaio 2015
Iter e lavori preparatori
N. AttoFasi dell'iter
S.174925 febbraio 2015: approvato
C.291516 marzo 2015: all'esame dell'assemblea
Art. 1, comma 4:
4. Per l'anno 2014, non e', comunque, dovuta l'IMU per i terreni esenti in virtu' del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'interno, del 28 novembre 2014, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 284 del 6 dicembre 2014 e che, invece, risultano imponibili per effetto dell'applicazione dei criteri di cui ai commi precedenti. Per il medesimo anno 2014, resta ferma l'esenzione per i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprieta' collettiva indivisibile e inusucapibile che, in base al predetto decreto, non ricadano in zone montane o di collina. Con decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, sono stabilite le modalita' per la compensazione del minor gettito in favore dei comuni nei quali ricadono i terreni di cui al precedente periodo del presente comma. A tal fine, e' autorizzato l'utilizzo dello stanziamento previsto per la compensazione di cui all'ultimo periodo del comma 5-bis, dell'articolo 4 del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44.

3/16/2015

Cosenza 20/03/2015: Convegno su "DEMANI E TERRE D’USO CIVICO"

Venerdi 20 Marzo 2015, dalle ore 9.00, presso il Centro Congressi Aula Magna "Beniamino Andreatta" - Sala A, piano II - Università della Calabria (Via P. Bucci, Arcavacata di Rende, Cs), si terrà il Convegno di studio su "DEMANI E TERRE D’USO CIVICO, LEGISLAZIONE - RILEVANZA SOCIALE - METODOLOGIE DI STIMA - ASBUC".

La Consulta Nazionale della Proprietà Collettiva sta promuovendo con forza, attraverso i suoi coordinamenti regionali, la costituzione delle ASBUC nelle Regioni in cui questo istituto ancora è quasi del tutto assente.
In questa direzione sta operando in particolar modo il Coordinamento della Regione Basilicata, con la partecipazione ad un convegno promosso dall'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali in collaborazione con l'Università della Calabria, in cui interverrà il Coordinatore per la Regione Basilicata della Consulta Michele Labriola, proprio sul tema delle ASBUC, considerata la necessità di avviare in tempi strettissimi la costituzione delle Associazioni separate per la gestione degli usi civici per garantire la conservazione e la valorizzazione dei domini collettivi a beneficio delle popolazioni che ne sono titolari. Ciò al fine di contrastare tesi volte a considerare le proprietà collettive e gli usi civici come un male da estirpare alla stregua delle cosiddette leggi eversive del 1927.


Programma:
09:00 - REGISTRAZIONE

09:30 - INTRODUCE E MODERA:
Francesco CUFARI, Presidente Ordine Agronomi e Forestali Cosenza

09:45 - SALUTI:
Francesco SCALFARO, Presidente Federazione Agronomi e Forestali Calabria
Giuseppe PERRI, Presidente ADAF

10:00 - RELAZIONI:
Legislazione Regione Calabria (Dirigente Servizio Usi Civici Dipartimento Agricoltura Regione Calabria)
Legislazione Regione Basilicata (Domenico ROMANIELLO, Direttore GAL Basento-Camastra)
Metodologie Estimative (Roberto SABATINO, Coordinatore Commissione Usi Civici ODAF Cosenza)

12:30 - DIBATTITO

13:00 - CONCLUSIONI
Mauro D’ACRI, Consigliere Regione Calabria
Mario OLIVERIO, Presidente Regione Calabria

3/12/2015

Cosenza 14/03/2015: Convegno su "Usi civici ed attività negoziale"

Sabato 14 Marzo 2015, dalle ore 9.30, presso il Palazzo Arnone - Via Gian Vincenzo Gravina - Cosenza, si terrà il Convegno di studio su "Usi civici e attività negoziale - Epifania degli usi civici dopo la sentenza n. 210 del 2014 della Corte Costituzionale".


Di seguito il programma dei lavori:

2/16/2015

La REGIONE CAMPANIA detta le LINEE GUIDA per la REGOLAMENTAZIONE degli USI CIVICI
 Il 03/02/2015, l'assessore all'Agricoltura ha tenuto una conferenza stampa in cui ha illustrato tali linee guida.
Qui il resoconto completo: http://www.regioni.it/dalleregioni/2015/02/03/usi-civici-le-linee-guida-per-la-regolamentazione-387601/


Questo il documento distribuito nel corso dei lavori:

1. CENNI STORICI
La figura giuridica degli “usi civici” nascein epoca alto medioevale e ha visto una sua organica regolamentazione ai primi del Novecento, quando nacque l'esigenza di consentire ad alcuni soggetti privati di usufruire in piena proprietà di beni spesso demaniali e che erano per l'appunto gravati da tali oneri.  Discende da una tipologia di diritti tendente a garantire la sopravvivenza o il benessere di una specifica popolazione, sfruttando in modo produttivo aree circoscritte, in tempi in cui il feudatario (su mandato dell'imperatore, re o papa) possedeva non solo le terre, ma anche uomini, cose e animali.  L'uso civico nasce come diritto feudale, caratterizzato dall'utilizzo che una determinata collettività locale può fare di determinate aree e si inquadra nell'ottica di un'economia di sussistenza: con l'uso civico dilegnatico, ad esempio, i membri di una determinata comunità godevano del diritto di raccogliere legna in un particolare bosco, considerato proprietà collettiva. Con quello di pascolatico era previsto il pascolo delle greggi e delle mandrie. In modo analogo funzionavano gli altri usi civici di fungatico (per la raccolta dei funghi) ed erbatico (che permetteva agli allevatori di una determinata collettività di portare alpascolo i propri animali in una determinata zona). 

In Italia la mancanza di una disciplina organica in materia indirizzò il legislatore nel 1927 a decretare che tutti gli usi civici esistenti in quel momento avrebbero dovuto essere rivendicati e regolarizzati, dando la possibilità ai soggetti di affrancarli e quindi di trasformare il possesso delle terre di demanio civico o la proprietà gravata da uso civico in piena proprietà assoluta ed esclusiva, istituendo un apposito magistrato, il commissariato agli usi civici, con lo scopo principale di liquidare tali usi, nonché col potere di regolare amministrativamente gli usi non liquidati (interessanti terre comunali, frazionali o di altri enti, ovvero su superfici acquee). La titolarità dei diritti di uso civico spetta alla popolazione ma anche ai comuni e alle associazioni agrarie. 

2. DISCIPLINA NORMATIVA
Il corpus legislativo di riferimento è costituito, principalmente: 
Una normativa risalente al Regio Decreto 332/1928 dispone l’obbligo per i Comuni di emanare un regolamento per l'esercizio degli usi civici (tale regolamentazione deve essere adeguata alla L.R. 11/1981)

Una sentenza del 2006 della Corte dei Conti – Sezione regionale di Controllo per la Campania sottolinea i seguenti aspetti:
- i Comuni devono agire per la riscossione dei canoni trattandosi di terreni pubblici, le inadempienze determinano infatti danno erariale. Non è possibile rivendicare l'istituto della usucapione;
- l’enfiteusi, che prevede l’affidamento a un privato di un suolo a scopi agricoli e il relativo miglioramento, non è a titolo gratuito; 
- i Comuni sono quindi invitati alla verifica dei terreni in enfiteusi e alla relativa riscossione dei canoni
- i Comuni sono infine invitati a stabilire la sussistenza dei criteri di alienazione.

Mediante "l'affranco" viene riconosciuta la possibilità di acquisire la proprietà del terreno mediante il pagamento di 15 annualità di canone.

3. I RISULTATI DEL LAVORO CONGIUNTO TRA REGIONE CAMPANIA, ANCI CAMPANIA E ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI AGRICOLE
Verificate le problematiche che quasi tutti i Comuni della Regione Campania hanno riscontrato nell’interpretazione di tali procedure si è istituito a maggio 2014 un tavolo tecnico tra Anci Campania, Regione Campania, Coldiretti, Confagricoltura e Cia.

È stato anzitutto appurato che la stragrande maggioranza dei Comuni non è a conoscenza dell’esistenza stessa della normativa né che sul proprio territorio esistano o meno terreni gravati da "uso civico". I Comuni possono verificare la sussistenza di tali condizioni attraverso il commissariato degli usi civici.

Per poter riscuotere i canoni o "l'affranco" i Comuni sono obbligati a redigere ed approvare uno specifico regolamento comunale. Solo successivamente i Comuni possono richiedere agli occupanti i canoni pregressi (fino a 5 annualità pregresse) o riservare agli stessi la possibilità di procedere all'affranco.

Dopo diversi incontri tecnici si è proceduto a stilare un regolamento - tipo condiviso dai vari rappresentanti e finalizzato a fornire ai Comuni le linee guida per una regolamentazione omogenea in materia di usi civici.

Questi in sintesi i punti principali delle linee guida:  

- Quantizzazione del canone: le linee guida elaborate a seguito dei tavoli di confronto stabiliscono che il canone non può rispondere meramente a criteri di mercato bensì debba tenere presente diversi fattori tra cui l’impegno dei coltivatori al miglioramento dei suoli ma anche l’obbligo, stabilito per legge, dei Comuni alla riscossione dei canoni;
- I canoni presentano elementi riduttivi che arrivano a quasi il 50% in meno di quello che sarebbe il valore fondiario medio.

Dal tavolo è emersa anche la proposta di apportare modifiche della Legge Regionale sugli usi civici. Gli elementi di discussione hanno infatti riguardato terreni "legittimati" ai sensi della Legge Nazionale del 1927 (tali suoli hanno seguito uno specifico iter di identificazione da parte di un commissario e su di essi sono stati pagati i relativi diritti). In caso contrario, molti terreni gravati da uso civico sono occupati abusivamente ed è soprattutto per questa categoria di soggetti che risulta determinante una specifica e nuova regolamentazione normativa attraverso una modifica della L.R.  11/81.