Sabato 14 Febbraio 2015, dalle ore 18.00, presso l'Aula Magna delle scuole elementari, Via Giacomo Matteotti - Sala Consilina (Sa), si terrà il convegno/incontro con gli agricoltori sul tema "Agricoltura & Ambiente".
Si discuterà anche di gestione in democrazia diretta (tramite le ASBUC) dei demani civici comunali, anche tramite la nascita e lo sviluppo di cooperative agricole, previste per giunta dalla stella Legge Regionale della Campania sui demani civici n. 11/1981 (in particolar modo gli artt. 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 14) che favorisce le forme cooperative di gestione delle terre produttive agricole sulla base di piani e programmi: è prevista anche la partecipazione del comune, il quale conferisce alle cooperative le terre di cui è titolare, e di enti pubblici, come la regione e la comunità montana, in quanto apportatori di capitali o altre forme di finanziamento.
Per i 158 Comuni della provincia di Salerno, ad esempio, in ben 145 troviamo demani civici comunali: su una superficie totale di 491.700 ettari (Provincia di Salerno), gli usi civici insistono per 122.089 ettari, cioè il 24,83% (da pag. 31 a pag. 42 dell'elenco "Usi Civici in Campania").
I terreni civici possono essere concessi, oltre che ai cittadini naturali residenti anche ad associazioni di naturali provvisti di requisiti di professionalità (coltivatori, mezzadri, affittuari, contadini, braccianti, pastori, giovani naturali interessati allo sviluppo dell’agricoltura, anche alla luce dei programmi europei), costituiti in imprese cooperative legalmente riconosciute o aziende, basate su rigorosi criteri economici ed ambientali, secondo quanto previsto nella Legge 1766/1927, nella Legge Regionale della Campania 11/1981, e nella Legge Regionale della Campania n. 11/1996.
L’Amministrazione Comunale diventa socio dell’impresa cooperativa, con una quota non inferiore al 51%, conferendo come sua quota capitale le terre di uso civico ritenute idonee, con l’obbligo di rinvestire nell’azienda o in opere di miglioramento della zona, la quota di utili e mezzi ad essa spettante.
L’Amministrazione Comunale diventa socio dell’impresa cooperativa, con una quota non inferiore al 51%, conferendo come sua quota capitale le terre di uso civico ritenute idonee, con l’obbligo di rinvestire nell’azienda o in opere di miglioramento della zona, la quota di utili e mezzi ad essa spettante.
Il consiglio di amministrazione dell’azienda cooperativa è composto dai rappresentanti dei vari enti territoriali e pubblici coinvolti nel progetto di impresa e dai naturali residenti, con la quota di massimo il 49%.
Le modalità di raccolta e di esercizio degli usi civici da parte dell’impresa cooperativa sono determinati annualmente dall’Amministrazione comunale.
Maggiori info su www.facebook.com/events/846736778717521/
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