11/20/2008

ASBUC - Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico

L'Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico (A.S.B.U.C.) è un'entità organizzata, diversa e separata dal Comune e dalle Frazioni, e appositamente costituita per la gestione separata delle terre e diritti civici (definite anche proprietà collettive).

Il compito istituzionale dell'A.S.B.U.C. è quello di gestire e valorizzare le potenzialità dei beni di uso civico come proprietà collettiva indivisibile, inalienabile, inusucapibile, inespropriabile, regolamentandone l’accesso e la fruizione nell’interesse collettivo di tutti gli aventi diritto (residenti del Comune o della Frazione), garantendo a quest’ultimi condizioni di equità; i compiti sono principalmente:
- tutela del Demanio Civico;
- regolamentazione dei diritti di Uso Civico;
- tutela patrimoniale del Demanio Civico;
- valorizzazione dei Beni Collettivi.

Per gli usi e i demani civici occorre stabilire con chiarezza la funzione di presidio ambientale ed il loro rilievo sociale, considerando anche che agli usi civici erano legate forme di democrazia diretta collegate ad un elevato senso di appartenenza delle persone e delle famiglie ai rispettivi territori.

Il Comitato per l’Amministrazione separata dei beni di uso civico è composto di cinque membri e dura in carica quattro anni. Esso viene eletto dalla generalità dei cittadini residenti nel Comune (o nella Frazione interessata) ed iscritti nelle liste elettorali comunali.

Esempi di indizione di elezioni comunali possono trovarsi in rete visitando ad esempio queste pagine:
Comune di Seravezza (Lu);
- Comune di Cori (Lt).

Le leggi che regolano le A.S.B.U.C. sono le seguenti:
- R.D. 26/02/1928, n. 332: approvazione del regolamento in esecuzione della Legge 16/06/1927 n. 1766;
- Legge 17/04/1957, n. 278: costituzione dei Comitati per l'amministrazione separata dei beni civici;
- Legge Regionale Basilicata 12/09/2000 e s.m.i., artt. 10 e 12 (per la sola Basilicata): Usi Civici e loro gestione in attuazion della Legge n. 1766/1927 e R.D. n. 332/1928.

Tra i progetti delle Asbuc può rientrare l'ecovillaggio basato sui quattro elementi: terra, acqua, fuoco, aria:
Terra: ovvero la struttura fisica
1. Produrre alimenti biologici su scala bioregionale o locale.
2. Costruire in maniera ecologica
3. Analisi del ciclo vitale
4. Ripristinare l’ambiente naturale

L’acqua: ovvero le infrastrutture
1. Salvaguardare le risorse idriche
2. Sistemi di energia integrati e rinnovabili
3. Razionalizzare i sistemi di trasporto
4. Accesso alla comunicazione

Fuoco: ovvero la struttura sociale
1. Sistema decisionale
2. Economia sostenibile
3. Medicina
4. Insegnare e andare oltre

Aria: ovvero la cultura
1. Arte e creatività
2. Rituali, celebrazioni e diversità culturale
3. Un punto di vista olografico e circolare
4. Un processo attraverso la pace, l’amore e la coscienza globale

Tra gli scopi e gli obiettivi dell'ASBUC troviamo:
- l’amministrazione, la conservazione e il miglioramento dei beni di uso civico;
- la valorizzazione dei beni di uso civico come proprietà collettiva indivisibile, inalienabile, inusucapibile, inespropriabile, regolamentandone l’accesso e la fruizione nell’interesse collettivo di tutti gli aventi diritto, garantendo a quest’ultimi condizioni di equità;
- la promozione di iniziative ed attività economiche, finanziarie, produttive, immobiliari, mobiliari, tecnico-scientifiche, anche attraverso la partecipazione a forme societarie con fini e scopi omogenei, procedere ad acquisti, alienazioni e permute;
- l'alienazione di terreni nel caso di variazioni di destinazione d’uso o qualora la gestione diventi improduttiva; 
- l'acquisizione di terreni per il reintegro o per l’incremento del proprio patrimonio immobiliare; 
- la conduzione in proprio o l'affidamento a terzi della gestione dei terreni, secondo quanto indicato nelle norme di riferimento;
- l'assegnazione di una diversa destinazione d’uso quando essa rappresenti un reale beneficio per la generalità degli aventi diritto; 
- la costruzione di fabbricati da adibire a scopi sociali e/o sanitari a vantaggio degli aventi diritto; 
- l'associazione ad istituzioni pubbliche o private ritenute utili per il raggiungimento dei propri fini istituzionali; 
- la ricezione di contributi, donazioni o lasciti da chiunque pervengano; 
- l'erogazione di contributi ad istituzioni, associazioni o gruppi di aventi diritto che offrono servizi di carattere pubblico o utilità sociale a favore della collettività; 
- la solidarietà nei confronti dei meno abbienti;
- l’informazione sui diritti di uso civico e sul controllo del loro corretto esercizio;
- la promozione, attraverso l’uso diretto o indiretto del demanio civico universale, di ogni tipo di iniziativa rivolta a valorizzare la nascita e lo sviluppo di attività economiche nei settori dell’agricoltura, dell’attività agro-silvo-pastorale, dell’artigianato, del turismo, del commercio, della tutela ambientale e in campo socio-sanitario;
- la gestione della raccolta dei frutti del sottobosco;
- la gestione delle risorse forestali finalizzata sia alla riduzione del rischio idrogeologico e degli incendi, che all’utilizzo sostenibile del materiale legnoso per la vendita, per la legna da riscaldamento a beneficio della popolazione residente, per la produzione di biomassa come fonte energetica rinnovabile;
- la gestione in affitto di pascoli a chi ne faccia richiesta e ne abbia i requisiti;
- la promozione delle produzioni di qualità nel settore agroalimentare come farina di castagne, miele, formaggi e altri prodotti;
- il supporto per la formazione di una cooperativa per la gestione e cura delle strade di montagna, dei sentieri e della pulizia interna delle frazioni;
- il monitoraggio e la rimozione delle emergenze ambientali (frane, dissesti, inquinamenti vari, ecc).

Di seguito alcuni esempi di statuti di ASBUC presenti sul territorio italiano:

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